Goethe: il primo influencer del Lago di Garda

Breve viaggio nella storia delle grandi figure che alloggiarono sul Benaco

Noto per i suoi scorci paesaggistici che mozzano il fiato, il clima mite che rende piacevole passeggiare all’aria aperta in tutte le stagioni, e la sua ricca storia fatta di tradizioni e leggende, il Lago di Garda è stato un’importante fonte d’ispirazione anche per artisti e letterati dei secoli passati.

Ben prima dell’avvento della pubblicità, in un’epoca lontana da influencer e social network, questo territorio ha visto il passaggio di diversi personaggi che hanno contribuito a rendere celebri i suoi borghi: uno tra tutti, Goethe!

Durante il suo viaggio attraverso la penisola, lo scrittore e poeta tedesco, nel 1786, annotò sul suo taccuino:
“Avrei potuto essere fin da questa sera a Verona ma mi si prometteva allo sguardo un’opera ammirevole della natura: il meraviglioso Lago di Garda”. 

Il 13 settembre 1786 Goethe abbandona Torbole per raggiungere Verona. Il tempo era buono, il lago tranquillo e Goethe si godé lo spettacolo dell'alba e dalla barca disegnò il castello di Malcesine. Ma di colpo un vento insidioso chiamato "l'ora" che in pochi minuti può sconvolgere il lago, portò il poeta e gli accompagnatori fuori dalla rotta prevista ed eccolo dunque approdare a Malcesine.

Scriveva: "Sono a Malcesine, la prima località dello Stato di Venezia sulla sponda orientale del Lago di Garda (…)voglio farne un disegno come anche del castello sul lago, che è un bel soggetto. Oggi passandoci davanti vi ho fatto uno schizzo".

Arrivato a Malcesine, rimase impressionato dalla bellezza del paesaggio che lo circondava e, soprattutto, dal maestoso profilo del Castello Scaligero di Malcesine, Goethe non poté trattenersi dall’abbozzare nei suoi appunti uno schizzo di ciò che i suoi occhi stavano osservando. Tuttavia, per la seconda volta, accadde un imprevisto. Tutto d’un tratto, la sua dimensione di quiete venne spezzata da alcuni locali che, scambiandolo per una spia straniera intenta a ottenere informazioni, ridussero in pezzi il suo disegno. Solo dopo un lungo interrogatorio per dissipare il più minimo dubbio, il podestà si convinse dell’innocenza di Goethe che fu così lasciato libero di proseguire il suo viaggio nel Bel Paese con l’auspicio che, una volta tornato oltre le Alpi, potesse promuovere la bellezza di Malcesine che tanto lo aveva colpito. 

Insomma, quello di Johann Wolfgang Goethe con il Lago di Garda è uno di quegl’incontri che non hanno bisogno di essere enfatizzati da leggende: tutto ciò avvenne veramente e, anche grazie alla notorietà del compositore tedesco, il fascino del Lago di Garda si diffuse velocemente oltralpe dando il via a quello che oggi definiremmo come una vera e propria campagna pubblicitaria.

Goethe fu il primo ad accendere l’interesse per il Gardasee, ma fu ben presto seguito da tanti altri scrittori e personaggi illustri suoi contemporanei e non solo, come Heinrich Heine, Franz Kafka, Thomas Mann e André Gide.

Mann, che era stato ospite a Riva del Garda nella stessa casa di cura di Kafka, scrisse:
"Qui è bello e mi ristabilisco sensibilmente. Al mattino remo per diverse ore sul lago, e, particolarmente all’inizio, ero sempre molto affascinato. C’è qualcosa di straordinariamente commovente quando, dopo un lungo periodo di inquietudine, per la prima volta, di nuovo, si scivola qua, in questa quiete assolata, dolcemente sussurrante e sciabordante, racchiusa da monti severi".

 

Gide, invece, soggiornò a Torri del Benaco e in una sua nota si legge: 
“lo non avevo ancora visto una così lunga serie di bei giorni, così splendidi; l’aria è leggera, il calore a metà del giorno non è più eccessivo, i mattini e le sere sono fresche”.

Nel corso dei secoli, altri personaggi di rilievo soggiornarono sul Garda: Maria Luisa, moglie di Napoleone Bonaparte, nel 1816; l'imperatore Alessandro di Russia, nel 1822; il re di Napoli, nel 1823; il secondo Presidente della Repubblica Italiana, Luigi Einaudi; lo scopritore della penicillina, Alexander Fleming; re Juan Carlos di Spagna; sir Winston Churchill fu ospitato a Gardone nel 1949; e, infine, anche Lady Diana e l’allora Principe del Galles, Re Carlo III.

Il Lago di Garda fu ed è tutt’ora una fonte d’ispirazione per scrittori e artisti, ma non solo: tra le sue sponde si sono consumati anche amori appassionati, come quello a Gardone tra Gabriele D'Annunzio e Alessandra Di Rudini, o quello a Garda tra Claretta Petacci e Benito Mussolini.

 

Insomma, quello del Lago di Garda è un territorio che ha sempre ammaliato e affascinato persone di tutto il mondo, comprese alcune celebri figure del passato. I paesaggi da immortalare, il clima piacevole e i racconti di tante storie lo rendono una destinazione unica e indimenticabile oggi come allora.